Sempre caro mi fu quest'ermo colle
E questa siepe che da tanta parte
De'll ultimo orrizonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando interminati
Spazi di là da quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quiete,
Io nel pensier mi fingo, ove per poco
Il cor non si spaura. E come il vento
Odo stormir tra queste piante, io quello
Infinito silenzio a questa voce
Vo comparando; e mi sovvien l'eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e'l suon di lei. Così tra questa
Immensità s'annega il pensier mio:
E'l naufragar m'è dolce in questo mare.
E questa siepe che da tanta parte
De'll ultimo orrizonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando interminati
Spazi di là da quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quiete,
Io nel pensier mi fingo, ove per poco
Il cor non si spaura. E come il vento
Odo stormir tra queste piante, io quello
Infinito silenzio a questa voce
Vo comparando; e mi sovvien l'eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e'l suon di lei. Così tra questa
Immensità s'annega il pensier mio:
E'l naufragar m'è dolce in questo mare.
Qualche commento di un'altra terza:
Nella società odierna, non si pensa più a queste cose. In questa società, si pensa che la vita sia tutta di fretta non capendo i limiti e la nostra stessa natura.
L'infinito di Leopardi in pochi lo "capiscano" e ognuno di noi, lo interpreta in modo diverso.
Certe volte sentirsi cielo o vento invece che uomo, fa bene.
Cerve volte sentirsi acqua o fuoco invece che uomo, fa bene.
Fa bene perchè tramite loro, incrociamo l'infinito. L'infinito di non fermasi a essere uomo e uomo imprigionato dai problemi ma incrociando l'infinito essendo uomo libero che sa essere natura.
Mi è capitato e mi capita ogni volta che non mi fermo a ciò che sembra ma cerco di capirne sempre di più.
L'INFINITO E' TUTTO. L'INFINITO E' TUTTO.
Sara
Se dovessi pensare all'infinito, mi verrebbero in mente tanti ricordi.
Sì., perché l'infinito inizialmente è vuoto e per riempirlo bisogna che vecchi ricordi o momenti passati da non dimenticare, vadano a depositarsi lì.
Vorrei farmi domande... ma non saprei da dove iniziare, l'infinito è creato, basato su ciò che vorremmo nella vita. Però i giovani pensano poco all'infinito, perché ispirano ad una vita vissuta "giorno per giorno" senza porsi problemi, mentre certi adulti trovano che l'infinito sia... il nulla!!
L'infinito, secondo me, deve essere dentro di noi, deve farci sognare, sperare, attendere e via dicendo: Ognuno può costruirsi il proprio infinito.
L'infinito è il momento il cui la nostra immaginazione non ha limiti: per sperare l'impossibile, vedere l'immaginabile e sognare le cose che ci farebbero star meglio.
Valentina
Questa poesia mi è piaciuta tantissimo..leopardi riesce incredibilmente ad immaginare un mondo tutto suo al di là di quella siepe che gli impedisce di vedere realmente il paesaggio. E' una poesia che riesce ad esprimere perfettamente il senso di libertà
Carlotta
Questa poesia mi è piaciuta perché è riuscita a trasmettermi il senso di libertà con la quale Leopardi immagina ciò che non riesce a percepire. In questa poesia emerge l'immaginazione dello scrittore, i suoi pensieri... lui sta sognando ad occhi aperti e vorrebbe che ciò che vede nella sua mente sia realtà.
Valentina
Io non ho mai pensato all'infinito: questa poesia, invece, mi ha permesso di poter immaginare l'infinito come uno spazio vuoto e buio che si può riempire con le cose più belle della nostra vita, che non potranno mai finire...molti, però, considerano l'infinito come un luogo immenso e triste.
Questa poesia mi è piaciuta tantissimo: anche Leopardi, la prima volta che pensa all'infinito, prova un po' di paura; poi vorrebbe per sempre restare nel pensiero di quel luogo sperduto, invece di tornare alla realtà e ai problemi di tutti i giorni. Questa è una delle poche poesie che ho apprezzato veramente...
Maria Grazia
A parer mio Leopardi non è salito su quella collina per vedere il meraviglioso panorama che probabilmente si stendeva al di là della siepe, ma bensì per tuffarsi in un modo estraneo agli altri, qualcosa che solo lui sa vivere davvero. Il modo che ha di descrivere ciò che sta vivendo mi fa capire che pensa che sia sbagliato ciò che fa ma che questo non gli importa, vuole continuare a sbagliare se sbagliare è così piacevole.
Marta
Nella società odierna, non si pensa più a queste cose. In questa società, si pensa che la vita sia tutta di fretta non capendo i limiti e la nostra stessa natura.
L'infinito di Leopardi in pochi lo "capiscano" e ognuno di noi, lo interpreta in modo diverso.
Certe volte sentirsi cielo o vento invece che uomo, fa bene.
Cerve volte sentirsi acqua o fuoco invece che uomo, fa bene.
Fa bene perchè tramite loro, incrociamo l'infinito. L'infinito di non fermasi a essere uomo e uomo imprigionato dai problemi ma incrociando l'infinito essendo uomo libero che sa essere natura.
Mi è capitato e mi capita ogni volta che non mi fermo a ciò che sembra ma cerco di capirne sempre di più.
L'INFINITO E' TUTTO. L'INFINITO E' TUTTO.
Sara
Se dovessi pensare all'infinito, mi verrebbero in mente tanti ricordi.
Sì., perché l'infinito inizialmente è vuoto e per riempirlo bisogna che vecchi ricordi o momenti passati da non dimenticare, vadano a depositarsi lì.
Vorrei farmi domande... ma non saprei da dove iniziare, l'infinito è creato, basato su ciò che vorremmo nella vita. Però i giovani pensano poco all'infinito, perché ispirano ad una vita vissuta "giorno per giorno" senza porsi problemi, mentre certi adulti trovano che l'infinito sia... il nulla!!
L'infinito, secondo me, deve essere dentro di noi, deve farci sognare, sperare, attendere e via dicendo: Ognuno può costruirsi il proprio infinito.
L'infinito è il momento il cui la nostra immaginazione non ha limiti: per sperare l'impossibile, vedere l'immaginabile e sognare le cose che ci farebbero star meglio.
Valentina
Questa poesia mi è piaciuta tantissimo..leopardi riesce incredibilmente ad immaginare un mondo tutto suo al di là di quella siepe che gli impedisce di vedere realmente il paesaggio. E' una poesia che riesce ad esprimere perfettamente il senso di libertà
Carlotta
Questa poesia mi è piaciuta perché è riuscita a trasmettermi il senso di libertà con la quale Leopardi immagina ciò che non riesce a percepire. In questa poesia emerge l'immaginazione dello scrittore, i suoi pensieri... lui sta sognando ad occhi aperti e vorrebbe che ciò che vede nella sua mente sia realtà.
Valentina
Io non ho mai pensato all'infinito: questa poesia, invece, mi ha permesso di poter immaginare l'infinito come uno spazio vuoto e buio che si può riempire con le cose più belle della nostra vita, che non potranno mai finire...molti, però, considerano l'infinito come un luogo immenso e triste.
Questa poesia mi è piaciuta tantissimo: anche Leopardi, la prima volta che pensa all'infinito, prova un po' di paura; poi vorrebbe per sempre restare nel pensiero di quel luogo sperduto, invece di tornare alla realtà e ai problemi di tutti i giorni. Questa è una delle poche poesie che ho apprezzato veramente...
Maria Grazia
A parer mio Leopardi non è salito su quella collina per vedere il meraviglioso panorama che probabilmente si stendeva al di là della siepe, ma bensì per tuffarsi in un modo estraneo agli altri, qualcosa che solo lui sa vivere davvero. Il modo che ha di descrivere ciò che sta vivendo mi fa capire che pensa che sia sbagliato ciò che fa ma che questo non gli importa, vuole continuare a sbagliare se sbagliare è così piacevole.
Marta