Racconto di Capelli di Sole
Era una giornata come tutte le altre nella casa della foresta, cielo blu, prato verde, insomma niente di strano, quando ad un certo punto qualcuno bussò alla porta, mi affacciai ed ecco il mio amico Derek.
Aperta la porta, svegliai i miei fratelli Jack e Tom, così ci mettemmo seduti sul divano e ascoltammo il motivo della visita.
Derek cominciò col dire che c'era una strana mappa che portava ad un importante e ricco tesoro della Svizzera, ma ecco che pensando e ripensando alla megaricompensa in denaro, collane d'oro e oggetti molto preziosi, mi venne in mente che nostro padre, prima di morire, ci aveva parlato di un misterioso tesoro in Svizzera e precisamente nelle foreste vicino alla capitale.
Tom di scatto si alzò, andò in soffitta e cominciò a cercare delle mappe, perchè papà da giovane era stato un grande esploratore, un po' come Indiana Jones, e per non scordarsi di tutte le sue mitiche avventure aveva raggruppato tutte le mappe in soffitta, dove naturalmente doveva sicuramente trovarsi quella della Svizzera.
E così cominciammo a cercare.
Dopo circa venti minuti di ricerca, Tom e Jack si sedettero su una valigia e questa magicamente si aprì.
Curiosi cominciammo a cercare la mappa e all'improvviso eccola spuntare dal fondo, con un enorme cerchio al centro dove sicuramente si trovava il luogo del tesoro.
Di nuovo il campanello, ma stavolta era nostra madre e di corsa scendemmo dalla soffitta.
In casa di corsa tutti la andammo ad abbracciare.
La mamma entrò, io prima però andai a nascondere la mappa sotto il centrotavola nella cucina.
Dietro di lei c'era una persona del tutto estranea che in seguito ci presentò come la nostra nuova baby-sitter.
All'idea di nostra madre non fummo molto contenti, ma come ultima giornata trascorsa da solo con mio fratello e i miei amici decidemmo di andare a cercare il tesoro della Svizzera, noto come Green Forest.
Tutti d'accordo, tranne naturalmente Jack, il fratello rompiscatole della famiglia, che come "capo famiglia" saltava sempre su con il dire che era pericoloso e che sicuramente si andava incontro alla morte.
A queste parole, stufi ci andammo a sedere sul divano in soggiorno e spensierati cominciammo ad elaborare un piano per riuscire a scappare di casa.
A un certo punto accendemmo la televisione come piano per distrarre il fratello più grande: Fatto!!!.
Mancava solamente un'ultima cosa, riuscire a tirar fuori la mappa dal centrotavola con molta cautela, perchè solamente il minimo rumore avrebbe potuto svegliare Jack.
Incominciammo a dividerci i compiti:
-Tom doveva distrarre nostra madre.
-Derek doveva controllare che il "capo famiglia" non si svegliasse.
-Io invece dovevo recuperare la mappa.
In circa venti minuti ci trovavamo già fuori, solo che alla chiusura della porta Jack si era svegliato. Allora di corsa Derek, visto che il padre era meccanico, smontò del tutto la bici del "capo famiglia". Così montammo sulle nostre bici e scattanti cominciammo a vagare per la foresta.
Erano circa le cinque del pomeriggio e dovevamo trovare qualche cosa da mangiare, solamente che mancavano solo poche centinaia di metri per arrivare al tesoro e così proseguimmo.
Arrivati!!. La mappa ci portava a una baracca, e entusiasti entrammo per cercare del cibo, ma all'interno trovammo solo topi morti e residui di zampe di maiale. Ci passò del tutto la fame e cominciammo a esplorare la baracca. Io trovai un pulsante, lo schiacciai e si aprì una botola, percorremmo un tunnel, fino a finire su una piroga nel fiume. Tom cominciò a pagaiare e mentre lui navigava per portarci a casa, io e Derek nel fondo dell'imbarcazione trovammo il tesoro.
Arrivati a casa nostra madre e Jack furono molto felici di noi e ci dissero che dal giorno successivo tutto sarebbe cambiato e così cominciammo a vivere una vera e propria vita da ragazzi.
Aperta la porta, svegliai i miei fratelli Jack e Tom, così ci mettemmo seduti sul divano e ascoltammo il motivo della visita.
Derek cominciò col dire che c'era una strana mappa che portava ad un importante e ricco tesoro della Svizzera, ma ecco che pensando e ripensando alla megaricompensa in denaro, collane d'oro e oggetti molto preziosi, mi venne in mente che nostro padre, prima di morire, ci aveva parlato di un misterioso tesoro in Svizzera e precisamente nelle foreste vicino alla capitale.
Tom di scatto si alzò, andò in soffitta e cominciò a cercare delle mappe, perchè papà da giovane era stato un grande esploratore, un po' come Indiana Jones, e per non scordarsi di tutte le sue mitiche avventure aveva raggruppato tutte le mappe in soffitta, dove naturalmente doveva sicuramente trovarsi quella della Svizzera.
E così cominciammo a cercare.
Dopo circa venti minuti di ricerca, Tom e Jack si sedettero su una valigia e questa magicamente si aprì.
Curiosi cominciammo a cercare la mappa e all'improvviso eccola spuntare dal fondo, con un enorme cerchio al centro dove sicuramente si trovava il luogo del tesoro.
Di nuovo il campanello, ma stavolta era nostra madre e di corsa scendemmo dalla soffitta.
In casa di corsa tutti la andammo ad abbracciare.
La mamma entrò, io prima però andai a nascondere la mappa sotto il centrotavola nella cucina.
Dietro di lei c'era una persona del tutto estranea che in seguito ci presentò come la nostra nuova baby-sitter.
All'idea di nostra madre non fummo molto contenti, ma come ultima giornata trascorsa da solo con mio fratello e i miei amici decidemmo di andare a cercare il tesoro della Svizzera, noto come Green Forest.
Tutti d'accordo, tranne naturalmente Jack, il fratello rompiscatole della famiglia, che come "capo famiglia" saltava sempre su con il dire che era pericoloso e che sicuramente si andava incontro alla morte.
A queste parole, stufi ci andammo a sedere sul divano in soggiorno e spensierati cominciammo ad elaborare un piano per riuscire a scappare di casa.
A un certo punto accendemmo la televisione come piano per distrarre il fratello più grande: Fatto!!!.
Mancava solamente un'ultima cosa, riuscire a tirar fuori la mappa dal centrotavola con molta cautela, perchè solamente il minimo rumore avrebbe potuto svegliare Jack.
Incominciammo a dividerci i compiti:
-Tom doveva distrarre nostra madre.
-Derek doveva controllare che il "capo famiglia" non si svegliasse.
-Io invece dovevo recuperare la mappa.
In circa venti minuti ci trovavamo già fuori, solo che alla chiusura della porta Jack si era svegliato. Allora di corsa Derek, visto che il padre era meccanico, smontò del tutto la bici del "capo famiglia". Così montammo sulle nostre bici e scattanti cominciammo a vagare per la foresta.
Erano circa le cinque del pomeriggio e dovevamo trovare qualche cosa da mangiare, solamente che mancavano solo poche centinaia di metri per arrivare al tesoro e così proseguimmo.
Arrivati!!. La mappa ci portava a una baracca, e entusiasti entrammo per cercare del cibo, ma all'interno trovammo solo topi morti e residui di zampe di maiale. Ci passò del tutto la fame e cominciammo a esplorare la baracca. Io trovai un pulsante, lo schiacciai e si aprì una botola, percorremmo un tunnel, fino a finire su una piroga nel fiume. Tom cominciò a pagaiare e mentre lui navigava per portarci a casa, io e Derek nel fondo dell'imbarcazione trovammo il tesoro.
Arrivati a casa nostra madre e Jack furono molto felici di noi e ci dissero che dal giorno successivo tutto sarebbe cambiato e così cominciammo a vivere una vera e propria vita da ragazzi.