Un viaggio in Giappone è un’occasione unica nella vita, specialmente per un ragazzo di tredici anni. I Giapponesi hanno un cultura cosi differente dalla nostra che se la portassero in Europa sarebbe considerata quasi un’assurdità. Hanno un rispetto molto profondo verso tutte le persone, particolarmente verso i contadini che hanno le risaie. Infatti se nel piatto lasci anche una sola ventina di chicchi di riso, è come un disonore nei confronti di colui che lo ha prodotto e che ha faticato tanto.
Credevo che in Giappone ci fosse un clima uguale o molto simile all’Italia, invece appena uscito dall’aeroporto mi ha assalito un caldo quasi tropicale. Mio nonno mi ha subito spiegato che la causa di ciò è l’umidità paurosa di questo stato. In aereo faceva freschino quindi avevo indossato una felpa ma in meno di un secondo ero già in maglietta a maniche corte
Siamo arrivato a Tokyo verso mezzogiorno e un quarto. Dopo aver prenotato la stanza all’ hotel siamo andati a mangiare qualcosa, e per qualcosa io intendo SUSHI! Dopo aver abbondantemente mangiato abbiamo fatto due passi per la città. Forse sono stati i due passi più faticosi della mia vita: il perché? Perché il lungo volo in aereo mi aveva addormentato le gambe quindi mi facevano male. Accanto al nostro hotel c’era un tempio buddista, quello è stato il primo edificio che ho visitato durante la vacanza. Alle due e mezza siamo tornati in hotel per fare un pisolino. Verso le quattro siamo saliti sulla torre di Tokyo, la struttura più alta della città. Da lì si poteva vedere fino alla periferia, ci sentivamo un po’ dei “sovrani”.
Oggi siamo andati alla stazione centrale di Tokyo. Il motivo? Dovevamo andare ad Osaka per incontrare un vecchio amico di mio nonno. Mimmo (è il nome dell’amico) vive in Giappone da molto tempo e quindi si è offerto di farci da guida per tre giorni. Lui sapeva leggere e parlare perfettamente il giapponese. A Osaka siamo andati a vedere dei templi sia buddisti che shintoisti.
Oggi siamo andati a vedere la grandiosa “Casa D’Oro. La “Casa D’Oro” era la residenza di un famoso ed importante funzionario imperiale. La casa gli è stata regalata dall’Imperatore. La costruzione sorge nel mezzo di un lago in qui sguazzano grosse trote arancioni. Intorno al lago si snoda un sentiero. Lo specchio d’acqua si trova in una foresta circondata da montagne non molto alte. Io e mio cugino saremmo voluti entrare ma Mimmo ci ha detto che non era permesso. Finito il “tour” intorno alla costruzione siamo andati a vedere un tempio Shintoista nella foresta. Mimmo ci ha spiegato la differenza tra shintoismo e buddismo. Il primo vede la vita nella natura sia animata (esempio alberi) che in quella inanimata (esempio cascate). Il secondo invece è completamente diverso perché il buddismo parla della morte e del viaggio che lo spirito percorrerà nell’aldilà.
7° Giornata
Questo è l’ultimo giorno della mia vacanza in Giappone. Come gran finale siamo andati a vedere il “Palazzo Imperiale”. La casa dell’imperatore sorgeva a Nara, la prima capitale giapponese. Il palazzo era costruito su una collina da dove si vedeva una parte di città. Ovviamente non si poteva entrare nel palazzo e neanche nella struttura in cui l’imperatore lavorava. Verso le otto del giorno dopo siamo saliti su un taxi e siamo andati all’aeroporto. Verso mezzogiorno siamo decollati, diretti verso il nostro bellissimo paese, l’Italia.