Racconto di Occhi d'Autunno
La mamma decise di non dirle niente. Arrivò la settimana in cui dovevevano partire. La madre con serenità chiamò la figlia e le disse quello che sarebbe successo, cioè che si sarebbero trasferiti alle Hawaii. Sara era preoccupata di perdere gli amici, e di non poter più vedere suo papà. Ragionò un po' e poi attaccò con le domande: Dove? Perchè?.
Sua mamma si sedette e iniziò a spiegarle che non riusciva ad arrivare alla fine del mese con i soldi che guadagnava e dovevano trasferirsi. Sara dopo la spiegazione della madre non aprì bocca e andò a preparare la sua valigia.
Partirono e una volta arrivate, la nonna accolse Sara. Dopo quattro mesi, Sara iniziò a praticare un nuovo sport. Scelse il surf perchè aveva già l'esperienza dello snowboard.
Passarono tre anni. Sara a sedici anni diventò indipendente. Un bel giorno Sara andò da sola a fare surf; c'erano delle onde meravigliose, ma il mare dopo un'ora si calmò. Sara si stese sulla tavola, ma un'onda imprevista la portò a largo. Altre cinque onde di fila e la tavola si spezzò e lei si ritrovò su un'isola che sembrava deserta.
Sara, presa dal panico, tornò subito in acqua e altre onde la "sballottarono" e la riportarono sulla spiaggia. La prima cosa che pensò fu che doveva trovare da mangiare e qualcosa per aggiustare la tavola. Iniziò ad urlare e a piangere. Poi si rese conto che per tornare a casa doveva esplorare l'isola e comunicare con qualcuno, perchè secondo lei le onde l'avevano portata molto lontano.
Iniziò a ragionare e cominciò subito a scrivere dei messaggi di aiuto con una foglia ed un sasso. Mise ciò che aveva scritto in una bottiglia trovata per caso nella spiaggia sperduta e la buttò in acqua, anche se sapeva di non avere nessuna speranza di sopravvivere con solamente il suo costume, senza cibo, nè acqua e nessuno con cui parlare. Era sola. Almeno lei così pensava.