Racconto di Spirito Lucente
Siamo in America, c’era un ragazzo che si chiama Milo, ed ad un certo punto volle ritornare nel suo paese-madre, cioè la Serbia … poi capirete quello che accadrà.
Milo, piccolo ragazzo di quindici - sedici anni senza mamma e senza padre, volle partire per la Serbia.
Andò nella sua vecchia casa chiamata ”orfanotrofio” a chiamare la sua nutrice e i suoi piccoli fratellini per dir loro addio e li salutò dando loro degli antichi doni perché si ricordassero di lui.
Andò da Joe, il suo migliore amico, e gli disse addio per sempre. Joe ci rimise male, ma era tempo di partire con l’aereo .
Così Milo se ne andò.
GIORNO DOPO - IN SERBIA
Appena arrivato vide dei cannoni, dei carri armati e altri armi da battaglia.
Lui vide la sua vecchia casa tutta distrutta, si sentì un poveraccio anche se dopo arrivarono delle persone straniere … e a quelle persone cadde un biglietto del tesoro che si trovava in una città chiamata “Pristina”. Lui corse subito a Pristina e ci andò direttamente senza interruzione … ad un certo punto arrivo un ostacolo cioè un muro che divideva il paese… Lui lo oltrepassò grazie ad un camion e si avvicinò sempre di più alla zona del tesoro.
SECONDO GIORNO - ARRIVATO A PRISTINA
Appena arrivato a Pristina lui vide un forziere aperto … con una lettera con scritto: “gira le spalle e guarda la novità!” Lui si girò tutto felice ma vide una banda di nemici con un fucile in mano. Con un forziere e dietro di sè un albero e un sasso grosso a disposizione, secondo voi che fece? Prese il forziere, lo buttò in testa a quello con più abilità con il fucile … Gli altri consolarono quello con il fucile e Milo prese un'altra lettera e fuggì dalla banda. Nella terza lettera c’era scritto: ”bravo, hai passato la prova ma ora vai verso Belgrado”. Lui tentò di andarci anche se era sera e doveva riposarsi e mangiare.
TERZO GIORNO - ARRIVATO A BELGRADO E SFAMATO
Appena arrivato a Belgrado, Milo andò a perlustrare tutta la città per due motivi: visitare la capitale della Serbia e anche per trovare il biglietto del tesoro.
Andò da destra a sinistra per tutta Belgrado anche se alla fine non vide nessun biglietto. Poi però andò dentro una macchina da guerra e vide un biglietto con una metafora che indicava altri posti dove deve andare e dove si trovava lo scrigno del tesoro. Appena lui la ebbe letto intuì il luogo, ed era Sarajevo.
Lui ci andò anche se vide un bazooka puntato contro di lui ... Ma se la cavò grazie ad un palazzo e il bello fu il bazooka sparò, becco il palazzo, e il palazzo volò via e Milo vide un biglietto con scritto:” aspetta!... ho sbagliato il luogo, è a Doubay”. Così lui ci andò senza affrontare rischi di morte per colpa di bazooka, anche se ne pagò le conseguenze pagando tantissimo il biglietto dell’aereo.
Milo, piccolo ragazzo di quindici - sedici anni senza mamma e senza padre, volle partire per la Serbia.
Andò nella sua vecchia casa chiamata ”orfanotrofio” a chiamare la sua nutrice e i suoi piccoli fratellini per dir loro addio e li salutò dando loro degli antichi doni perché si ricordassero di lui.
Andò da Joe, il suo migliore amico, e gli disse addio per sempre. Joe ci rimise male, ma era tempo di partire con l’aereo .
Così Milo se ne andò.
GIORNO DOPO - IN SERBIA
Appena arrivato vide dei cannoni, dei carri armati e altri armi da battaglia.
Lui vide la sua vecchia casa tutta distrutta, si sentì un poveraccio anche se dopo arrivarono delle persone straniere … e a quelle persone cadde un biglietto del tesoro che si trovava in una città chiamata “Pristina”. Lui corse subito a Pristina e ci andò direttamente senza interruzione … ad un certo punto arrivo un ostacolo cioè un muro che divideva il paese… Lui lo oltrepassò grazie ad un camion e si avvicinò sempre di più alla zona del tesoro.
SECONDO GIORNO - ARRIVATO A PRISTINA
Appena arrivato a Pristina lui vide un forziere aperto … con una lettera con scritto: “gira le spalle e guarda la novità!” Lui si girò tutto felice ma vide una banda di nemici con un fucile in mano. Con un forziere e dietro di sè un albero e un sasso grosso a disposizione, secondo voi che fece? Prese il forziere, lo buttò in testa a quello con più abilità con il fucile … Gli altri consolarono quello con il fucile e Milo prese un'altra lettera e fuggì dalla banda. Nella terza lettera c’era scritto: ”bravo, hai passato la prova ma ora vai verso Belgrado”. Lui tentò di andarci anche se era sera e doveva riposarsi e mangiare.
TERZO GIORNO - ARRIVATO A BELGRADO E SFAMATO
Appena arrivato a Belgrado, Milo andò a perlustrare tutta la città per due motivi: visitare la capitale della Serbia e anche per trovare il biglietto del tesoro.
Andò da destra a sinistra per tutta Belgrado anche se alla fine non vide nessun biglietto. Poi però andò dentro una macchina da guerra e vide un biglietto con una metafora che indicava altri posti dove deve andare e dove si trovava lo scrigno del tesoro. Appena lui la ebbe letto intuì il luogo, ed era Sarajevo.
Lui ci andò anche se vide un bazooka puntato contro di lui ... Ma se la cavò grazie ad un palazzo e il bello fu il bazooka sparò, becco il palazzo, e il palazzo volò via e Milo vide un biglietto con scritto:” aspetta!... ho sbagliato il luogo, è a Doubay”. Così lui ci andò senza affrontare rischi di morte per colpa di bazooka, anche se ne pagò le conseguenze pagando tantissimo il biglietto dell’aereo.